Dalla parte di Ruweida

L’appello dell’UDI di Napoli per salvare la giovane somala

kako reci neLa UDI (Unione Donne in Italia) di Napoli è da sempre in prima fila a fianco delle donne nelle battaglie contro le violenze di genere, basti pensare all’impegno ed il costante presidio per la riapertura di Casa Fiorinda, unica struttura che accoglie donne maltrattate del Comune di Napoli.

La UDI di Napoli, in cooperazione con ISKAFIRI, Arcidonna di Napoli Onlus, Associazione Salute Donna, Le Kassandre, Associazione Fermaletuemani, Liberaetà, Iroko Onlus, Resistenza Femminista, SNOQ Napoli, si sta battendo, in questi giorni, per portare in Italia Ruweida, sedicenne somala attualmente rifugiata in Arabia Saudita.

Il destino a cui dovrebbe andar incontro la giovane Ruweida, costretta ovviamente contro la sua volontà, sarebbe un matrimonio con un uomo molto più anziano, il quale la obbligherebbe all’infibulazione. In Arabia Saudita, il matrimonio coatto e l’infibulazione sono vietati, ma la ragazza, ancora minorenne, è sola e privata di strumenti per difendere adeguatamente i propri diritti.

Ci informa la UDI di Napoli, infatti, che a fine agosto la ragazza sarà raggiunta dalla nonna materna, la quale con ogni probabilità la ricondurrà nel suo paese dove Ruweida sarà mutilata e venduta.

“Noi non ci stiamo -  questo è l’appello diretto della UDI di Napoli - e vogliamo aiutarla a esercitare il suo diritto alla fuga per accoglierla in un paese che crediamo disposto ad accoglierla. Insieme a lei cerchiamo le strade per quello che è il suo diritto d’asilo tutto femminile. Diritto per il quale sono ancora troppi gli ostacoli. Ruweida vuole raggiungerci in Italia, dove ci siamo attrezzate a provvedere a tutto quanto necessita. Ci attendiamo che le Istituzioni siano dalla nostra parte”.