Anziani d'estate

Anche quest'anno "La solidarietà non va in Vacanza"

la solidarieta non va in vacanzaGli anziani che restano in città durante i mesi estivi, anche quest'anno non saranno soli: grazie al progetto "La solidarietà non va in Vacanza" gestito tramite le Agenzie di Cittadinanza e voluto dal Comune di Napoli - Assessorato al Welfare e alle Politiche Sociali e realizzato dal Centro di Servizi per il Volontariato di Napoli e provincia.

Nonno sentinella, laboratori della memoria, ceramica, yoga, orto sociale, social street, incontri per uno stile di vita sano, cucito, ginnastica dolce e balli di gruppo, programmazione partecipata con anziani che frequentano spazi pubblici per individuare dove e come intervenire nel restyling.
Viene quasi voglia di diventare anziani in questa estate 2016 con tutte le attività dedicate alla terza età  realizzate a Napoli a cura delle Agenzie di Cittadinanza, nell'ambito del programma "La solidarietà non va in Vacanza", realizzato dal C.S.V. e patrocinato dal Comune di Napoli.

Protagoniste le organizzazioni di volontariato e del terzo settore che, grazie alla collaborazione con  volontari ed operatori sociali, si occupano sia di assistenza domiciliare sia di favorire le opportunità di incontro e socializzazione degli anziani seguendo tre grandi linee di interventoascolto telefonico (compagnia, informazioni, segretariato sociale ...); intervento sociale (pronto intervento, compagnia, accompagnamento, disbrigo pratiche quotidiane - spesa a domicilio, pagamento bollette, acquisto farmaci, richieste certificati...); attività ludico ricreative (visite guidate, incontri di socializzazione, feste, ginnastica dolce, etc).

Gli anziani, circa 650, in maggioranza persone sole con ridotte possibilità di movimento possono accedere chiamando i servizi sociali o direttamente le agenzie di cittadinanza.
" L'idea di partenza nel 2013- racconta Nazario Festeggiato, responsabile del progetto per conto del CSV- è stata quella di creare un'agenzia in ogni municipalità che integrasse le attività svolte dal volontariato, dai servizi comunali, dal privato sociale, dalle Asl. Le dieci agenzie partite grazie ad un bando comunale e ad un budget di 43.000 euro per progetto, hanno assistito anziani, disabili, persone bisognose di “assistenza leggera” tramite centri di ascolto e di pronto intervento “a bassa soglia”, servizi di accompagnamento e disbrigo di pratiche, laboratori e attività di aggregazione per il mutuo-auto-aiuto, come le “banche del tempo”.

Si è trattato di una sperimentazione, con molti punti positivi che il comune di Roma ha scelto di replicare.
Quest'anno, a differenza della volta precedente in cui l'anziano era visto solo come  soggetto bisognoso di assistenza, siamo partiti dalla considerazione degli anziani quali portatori di risorse che possono avere un ruolo attivo nella cittadinanza asseconda della propria specificità promuovendo azioni comunitarie per soggetti bisognosi, realizzando gruppi di mutuo aiuto, rivitalizzando e manutenendo spazi urbani abbandonati come nel caso del campo di bocce nel centro sociale di Ponticelli".
Per le agenzie è stato strutturato un percorso formativo per accompagnare lo svolgimento delle attività in particolare sul metodo "Memory" condotto dalla dr.ssa Tesauro volto a stimolare la riflessione sull'attivazione dei laboratori della memoria inseriti nella macroattività relativa all'invecchiamento attivo. Mentre in autunno sarà realizzato un percorso formativo sui metodi di coinvolgimento della cittadinanza con particolare attenzione al rapporto tra partecipazione, cittadinanza attiva e beni comuni.
Le reti sono composte a maggioranza da associazioni volontariato, d'altra parte con 65 mila euro a municipalità non sarebbe stato facile attivare percorsi così ricchi e complessi. Per ogni ora di attività lavorativa retribuita degli operatori sociali se ne sono aggiunte più di due donate volontariamente attraverso le associazioni (nella prima annualità sono state erogate per gli anziani 36139 ore di volontariato e 17188 ore di lavoro retribuito).
Racconta  Saverio della 1° Municipalità di alcuni giovani down che svolgono servizi di informazione agli anziani e, viceversa, Rosaria della 9° Municipalità testimonia di anziane che nei laboratori sono tornate a produrre lavori di sartoria.
"A svolgere il servizio di volontariato sono soprattutto adulti e giovani nella fase di transizione dallo studio al lavoro che si avvicinano al volontariato tramite un percorso scolastico o gli sportelli attivati presso le Università- continua Festeggiato- , che vogliono dare qualcosa agli altri e capire come le loro capacità possono trasformarsi in lavoro. Sono inoltre coinvolti nel progetto i ragazzi del servizio civile del Comune di Napoli che si occupano del monitoraggio e dell'osservazione del progetto finalizzate a far emergere le buone prassi da portare a sistema a livello nazionale".
Con il programma "La solitudine non va in Vacanza"- dichiara l'assessore al Welfare Roberta Gaeta- "si vuole implementare un tessuto sociale caratterizzato dalla solidarietà, dall'inclusione e dal sostegno, promuovendo la città come "luogo di vacanza" con spazi e tempi dedicati alle persone anziane. Riconoscendo il diritto di tutti i cittadini a star bene, a sviluppare e conservare le proprie capacità fisiche, a svolgere una soddisfacente vita di relazione, a riconoscere e coltivare le risorse personali e a essere membri attivi della società, la Città si pone come contesto sicuro e favorevole alle relazioni sociali, alla condivisione di interessi, per riconoscersi in gruppi anche in un periodo in cui il rischio di marginalità risulta particolarmente alto".

AdG