| SEGUICI SU seguici su Facebook seguici su Twitter youtube
Giovedì 28 Marzo 2024




Il Barrito dei Piccoli

Nasce a Napoli il primo giornale con gli occhi dei bambini

barritoIl Mammut di Scampia, il Centro Territoriale che dal 2006 opera nel campo della ricerca azione e della pedagogia attiva in ambito nazionale, ha emesso un nuovo barrito e generato un nuovo animale immaginario: il Barrito dei Piccoli.

Guarda il Video

"Fuori è tutto più vero. Sul territorio si può imparare", "Si può imparare a non aver paura, ad amare, a essere felici". Queste alcune delle frasi che segnano i pensieri alla presentazione del primo giornalino napoletano fatto con i bambini e per i bambini e disegnano un modo diverso di fare scuola di fare una "scuola buona" e non "la buona scuola" come sottolinea la giornalista Donatella Trotta de Il Mattino, esperta di letteratura per l'infanzia che ha curato un premio per i racconti dei piccoli.
La ricerc-azione del Mammut, con i suoi 10 anni di ricerca, progetti, di giochi, di sperimentazioni rivoluzionarie, di storie è oramai uno dei paradigmi di una nuova visione di cittadinanza, di vita. Come spiega Giovanni Zoppoli uno dei fondatori ed operatori del Mammut:"Ci si chiede se i bambini negli spazi aperti si possano fare male, ma nessuno si chiede se stare all'aperto fa bene. Chiusi in spazi contenuti e contenitivi: il corso di danza, la stanzetta, il calcio, le ore di playstation i bambini non sono più liberi di esprimersi".
Il Barrito del Mammut è quello che libera, che fa uscire dalle classi in cortile, che va alla ricerca di spazi fisici e mentali da coltivare e da oggi che racconta tutte queste storie. Da oggi trovate on line (http://www.barritodeipiccoli.org/) e in alcune librerie di Napoli e anche di altre regioni italiane il giornalino "il Barrito dei Piccoli". Il primo numero della versione cartacea è stato presentato venerdì 24 giugno alla Scuola italiana di Comix con alcune voci speciali della cultura e della informazione napoletana che hanno contribuito a questo primo numero e  credono, come il Mammut, all’infanzia come possibilità, scoperta, necessità di cambiamento individuale e collettivo: Ernesto Tatafiore, Oreste Brondo, Riccardo Dalisi, Alessandro Mendini, Fausta Orecchio, Luca Mori,  Rossella Carrara,  Nando Sigona e Robin, Mirella Armiero, la scuola italiana di Comix,  Franco e Tommaso Lorenzoni, Roberto Papetti, Luca Dalisi, l'associazione "Il limone lunare" di Genova, la cooperativa Caleidos di Modena,  insieme agli alunni delle classi prime e al gruppo delle ranocchie della scuola “Dalla Parte dei Bambini”.

Il barrito del Mammut è racchiuso in 38 pagine rare, preziose, che custodiscono al loro interno la magia e l’avventura del lavoro di pedagogia attiva che il gruppo di ricercatori e operatori sociali porta avanti in tutta Italia a partire da Scampia.
 La "redazione scuola" del Barrito dei Piccoli è composta dai bambini  dell’ I.C. J.F. Kennedy" (classi 4E, 4F e 4G ,coordinati dalla maestra Carmela De Lucia), del 5° Circolo Statale Eugenio Montale (classi 4A, 4B e 5B, coordinati dalla maestra Rossana Sanges), dell’ I.C. "Virgilio 4” (classi 5A, 5B, 5C coordinati dalla maestra Elvira Quagliarella), dell’ I.C.  "28 Giovanni XXIII - Aliotta" (classe 2A coordinati dalla maestra Cristina Verde).
Il giornale inizia con le rubriche dedicate alla scrittura dei bambini, che  prendono il nome di “tane”: la tana della cronaca, la tana del racconto scientifico e quella del racconto immaginario. Le stesse materialmente depositate sotto forma di scatole/urna nelle scuole che negli ultimi 2 anni sono diventate redazione del Barrito, potendo  gli alunni prima depositare e poi, attraverso un cerchio di discussione scientifico/filosofica, selezionare i racconti da pubblicare. Nelle "tane" la parola scritta cui i bambini affidano  pensieri, piccole e grandi paure e sogni,  trova un rifugio sicuro.

Gli animali, reali ed immaginari, racchiusi nel “Bestiario”, sono le guide che accompagnano i piccoli lettori alla scoperta della jungla metropolitana, dei suoi segreti e delle sue meraviglie, come nella rubrica Luoghi bestiali: posti in cui la natura e gli animali rivelano tutta la loro bellezza, ‘giardini segreti’ tutti da scoprire ed esplorare, spesso ad un passo dalla città. Nello spazio Miti e leggende i bambini si avventurano alla scoperta delle grandi narrazioni che i popoli di tutto il mondo e di tutti i tempi hanno costruito intorno agli animali. Nella rubrica Recensioni Barrite si trovano suggerimenti di grandi e bambini su film, libri e giochi. In Speciali trovano spazio racconti di eventi e luoghi, poco comuni e un po’ straordinari, che catturano l’attenzione  e risvegliano l’immaginazione, sono le  notizie che meritano un posto speciale nella cronaca barrita. Come l'incredibile scoperta di una Scampia pullulante di rane raccontata da bambini, operatori e fumettisti come Luca Dalisi.

Nella rubrica Disegni d’autore, che  in questo primo numero ospita la proposta di un Museo dei bambini a Napoli di Riccardo Dalisi e Alessandro Mendini, l’immaginario visivo e non dei bambini si contamina di visioni, sguardi, disegni, colori con le matite  e i pennelli di alcuni grandi artisti che in questi 2 anni hanno lavorato direttamente con i bambini delle redazioni Barrite. Tra questi il pittore e psicoterapeuta Ernesto Tatafiore, che con il 58^ Circolo didattico di Chiaiano (Na) ha cominciato un percorso visivo e sonoro a partire da 'O Guarracino" recuperando il tradizionale linguaggio napoletano. 
Il recupero della storia e della tradizione napoletana è l'auspicio anche di Maria Nazionale: la cantante si è fatta testimonial del giornalino poiché crede che la pedagogia attuale veicolata dai talent sia scorretta e trasmetta ai bambini l'idea che si può riuscire nella vita attraverso l'apparenza e non attraverso l'impegno.
E poi le Campagne, come "Risvegliamoci in cortile" per il riutilizzo degli spazi aperti all'interno della scuola e i molti concorsi, ad esempio "Giornalista per un mese", e ancora indovinellienigmi filosofici, racconti dal  mondo e quelli di cronaca metropolitana,  i cruciverba, le barzellette e altro ancora. Frutto anche  del gioco di teatro quartiere Il Mito del Mammut,  che nella sua  nona edizione ha coinvolto oltre 2.000 bambini italiani, rom e migranti, a Napoli e in altre città italiane.  A partire dal tema "Bestiario", le scuole in gara cercano di trasformarsi in luoghi dove grandi e piccoli possano stare davvero bene, all'interno di una ricerca azione che vuole trovare nessi possibili tra didattica e salute, quelli già  raccontati  in "Come far passare un Mammut attraverso una porta - senza rimanerci schiacciati sotto" (a cura di Giovanni Zoppoli e Alessandra Tagliavini, ed. Barrito del Mammut, Napoli, 2014). 
I risultati della pedagogia attiva promossa dal Mammut sono qualitativi e riscontrabili nel sorriso dei bimbi che partecipano alle attività, ma anche quantitativi: la maestra Quagliarella della scuola Virgilio 4 -  la “scuola delle Vele” -  ha registrato un aumento di presenze a scuola del 90%. Nonostante ciò denuncia l'insegnante, "ci sono tanti professori, anche giovani che si ostinano ad insegnare come 100 anni fa".
La scuola che vuole il Mammut fa esprimere  e crescere facendo insieme, non giudica e non boccia. All'idea dell'arte come terapia si ispira anche la metodologia di Mario Punzo, direttore della Scuola di Comics (i cui allievi collaborano al Barrito dei Piccoli) e professore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli che racconta: "il primo giorno dico ai miei allievi che comunque vadano le cose saranno promossi con tutti 30, da là parte il mio lavoro. Oggi gli studenti studiano perché si sentono obbligati dal giudizio, non perché ciò che gli viene trasmesso li coinvolge e appassiona. Il ruolo dell'insegnante è invece proprio questo".

AdG

agendo 2023 banner
Prenota la tua copia inviando una e-mail a comunicazione@gescosociale.it
tiSOStengo
unlibroperamico
selvanova natale 2020 banner
WCT banner
gesco 30 anni
napoliclick
Amicar banner 500

Archivio Napoli Città Sociale