La Giornata della Raccolta Alimentare contro la Fame in Italia

donaOgni anno il primo sabato del mese di Marzo la Fondazione Banco delle Opere di Carità promuove la Giornata della Raccolta Alimentare contro la Fame in Italia. Grazie all'opera di oltre 30.000 volontari i clienti dei supermercati aderenti all'iniziativa sono stati sensibilizzati circa l'importanza del problema della povertà alimentare e hanno potuto contribuire con un concreto gesto di solidarietà. Ma come è andata quest'anno?

Per prima cosa parliamo, però, della Fondazione Banco delle Opere di Carità che opera a favore degli indigenti fin dal 1993 mediante l'attività di recupero, valorizzazione e donazione di prodotti alimentari e non. Nel corso degli anni l'attività della Fondazione si è diffusa su tutto il territorio italiano con l'istituzione della rete Banco delle Opere di Carità. Per la Fondazione l'assistenza deve concretizzarsi in un autentico percorso formativo con al centro la persona.

Sabato 5 marzo la giornata della raccolta alimentare contro la fame in Italia promossa dal Banco è stata allora destinata non solo a raccogliere aiuti alimentari per le famiglie bisognose ma anche a sensibilizzare e far riflettere tutti sulla povertà nel nostro Paese.

Nel rapporto Istat presentato lo scorso luglio 2015 su dati del 2014, 1 milione e 470 mila famiglie (5,7% di quelle residenti) è in condizione di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni 102 mila persone (6,8% della popolazione residente). La povertà assoluta che è sostanzialmente stabile, si attesta però sul territorio italiano con molte differenze: siamo al 4,2% al Nord, al 4,8% al Centro e all'8,6% nel Mezzogiorno dove rimane quasi doppia nei piccoli comuni rispetto a quella rilevata nelle aree metropolitane della stessa ripartizione (5,8%). Ecco, dunque, che giornate come quella del 5 marzo si rivelano utili, necessarie e soprattutto urgenti.

A Napoli moltissimi supermercati hanno aderito all'iniziativa: dal Carrefour di Via A. d'Isernia a quello di via Foria fino al punto Decò sito a Scampia di fronte al Parco dei Ciliegi: in tutti questi negozi i volontari delle varie associazioni cittadine e delle parrocchie che sono legate al Banco delle Opere di Carità hanno invitato i cittadini ad un aiuto concreto che costa poco e vale molto.

E i clienti a cui è stato chiesto di donare parte della loro spesa - il Banco si propone infatti di raccogliere tutte le eccedenze di produzione agricole e alimentari, cibi in scatola e non deperibili, i farmaci da banco e i prodotti sanitari, per consegnarli alle persone bisognose - sono stati davvero tanti.

"Se a livello nazionale sono stati raccolti 4 milioni di kg di prodotti, nella sola Campania ne abbiamo 2 milioni e 474 - spiega Luigi Tamburro, presidente del Banco delle Opere di Carità  per la nostra regione - Si tratta del 3% in più rispetto all'anno scorso. A Napoli e provincia i volontari erano presenti in quasi 400 supermercati e tutti i prodotti donati sono già presso gli enti e le parrocchie che provvederanno a distribuirli prima della Pasqua. Ci sarebbe bisogno di maggiore sforzo, certo, ma la gente è stata solidale: quest'anno ha partecipato con maggiore serenità".

E se qualcuno vuole continuare a contribuire, come si fa?

"È bene ribadire che  noi non raccogliamo soldi, in modo assoluto. Puntiamo a sensibilizzare le persone per prima cosa. Poi, chi vuole dare una mano può essere coinvolto nel lavoro comune: basta contattarci e segnaliamo noi dove si può fare volontariato in base al luogo in cui si vive. Abbiamo tante richieste da parte di famiglie che hanno bisogno d'aiuto, di parrocchie, di enti e associazioni. Al centro della nostra società - continua Tamburro - deve tornare la persona umana, non il profitto, l'interesse, l'immagine e l'apparire. E per questo noi dobbiamo tendere una mano verso chi ne ha più bisogno".

Raffaella R. Ferré