“Riprenditi la Vita”, in piazza Dante momenti per prevenzione contro ictus e fibrillazione atriale

cervelloSarà a Napoli la terza edizione di “Riprenditi la vita”, la campagna informativa sulla fibrillazione atriale e sull’importanza di tenerla sotto controllo per evitare ictus invalidanti organizzata da A.L.I.Ce. Italia Onlus, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale.

L’appuntamento è per venerdì 18 maggio in piazza Dante Si potrà usufruire gratuitamente di uno screening qualificato di pressione arteriosa e fibrillazione atriale, realizzato con il prezioso supporto di neurologi e personale infermieristico locali, oltre che dai volontari di A.L.I.Ce. Campania onlus.

Il tour informativo - che ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Napoli, dell’Italian Stroke Organization (ISO), della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), della Società Italiana di Neurologia (SIN) e della Società Neurologi Ospedalieri (SNO) - toccherà in tutto dieci città italiane, concludendosi a Roma il prossimo 29 ottobre, data in cui si celebra la Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale.

Ogni anno nella nostra regione si verificano circa 9mila nuovi casi di ictus ischemico e 3mila di ictus emorragico – dichiara Giuseppe Russo, fondatore e Presidente onorario di A.L.I.Ce. Campania Onlus - La più alta d’Italia; negli ultimi 10 anni sono stati ben 5.500 i decessi e oltre 14mila le persone gravate da una disabilità che potevano essere evitati. Oggi, solo 1 persona colpita da ictus su 100 riceve, nei tempi indicati – cioè le prime 4, 5 ore - la terapia salvavita contro il 64% della Liguria e l'85% della Lombardia. La copertura delle Stroke Unit è appena del 9% - con solo tre Stroke Unit attive a Napoli, Salerno e Avellino - sebbene non dotate di tutti gli standard assistenziali essenziali, contro il 95 % del Veneto, il 120% dell'Umbria e il 166% della Valle d' Aosta”. 

Il rischio di emorragia, che può conseguire a operazioni o incidenti anche banali, infatti, è un fattore che cambia drasticamente la qualità di vita. Queste limitazioni vengono oggi ridimensionate dalla possibilità di reversione dell’effetto anticoagulante restituendo al paziente qualità di vita. La disponibilità dei farmaci permette ai soggetti di vedere diminuito l’impatto della malattia sulla qualità di vita. Il paziente può così ricominciare a svolgere qualsiasi tipo di attività con meno preoccupazione, perché, in caso di necessità, può contare sull’effetto immediato della reversibilità.