Velotti sicuro: «Con l’Afragolese vedrete una grande Afro Napoli»

Il capitano biancoverde lancia la sfida alla capolista incitando i suoi compagni: «Siamo vivi e lo dimostreremo domenica»

Velotti 2Luigi Velotti è la vera anima dell’Afro Napoli e chiacchierando con lui si nota chiaramente la sua leadership incontrastata all’interno dello spogliatoio multietnico per la sua perspicacia e la sua saggezza innate.

Tra le sue folte capacità c’è anche quella di rigenerare le motivazioni sotto l’etica del lavoro e di parlare dritto al cuore dei suoi compagni di squadra nei momenti positivi e in quelli di transizione tracciando loro il sentiero giusto per far scaturire una conseguenziale metamorfosi. Il capitano dei leoni, deus ex machina dei suoi, non vede l’ora di scendere in campo contro l’Afragolese, la prima della classe nel girone A del campionato di Eccellenza, nel match valido della dodicesima giornata del massimo torneo regionale. Da parte della squadra di Ambrosino c’è tutta la determinazione possibile di scacciare la mini crisi di risultati (due sconfitte consecutive) e con la convinzione di cercare in tutti modi di strappare al “Papa” di Cardito un risultato positivo, possibilmente da tre punti, nella tana dei rossoblù che non hanno mai né pareggiato né perso in campionato dinanzi ai propri tifosi e chissà che questa non sia la volta buona.  Intervistiamo Velotti per capire i leoni in che modo si stanno preparando mentalmente al big-match di domenica.

È un periodo un po’ particolare per la squadra che è poco brillante in fase realizzativa e non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Ciò è dettato dalla casualità o da altro? Credo che nello spogliatoio attualmente ci sia tanto rammarico per queste due sconfitte consecutive ma anche tanta voglia di riscatto.

È un momento in cui ci gira tutto storto e con cui prima o poi tutte le squadre fanno i conti. A noi in questo periodo le prestazioni non mancano, dobbiamo segnare certamente di più. Era preoccupante se la squadra non fosse riuscita ad accostarsi minimamente nell’area di rigore avversaria e invece l’Afro Napoli  non ha di questi problemi. Lo spogliatoio è unito e ha tanta voglia di reagire.

Nell’ultima partita contro il Casoria è stato assegnato al fotofinish un penalty inesistente ed è stato negato un rigore all’Afro Napoli. Che idea ti sei fatto riguardo quell’arbitraggio e volevo sapere quali corde ha dovuto toccare mister Ambrosino nello spogliatoio per far sì che questa rabbia giustificata per le dinamiche sopracitate si trasformi in energia positiva.

C’è tanta amarezza per l’ultima conduzione di gara considerando che io ho subito un calcio dal giocatore del Casoria (Diana, ndr) e non viceversa ma l’arbitro ha visto tutt’altro ingiustamente e si è inventato quel rigore. Su Faella il fallo era netto. Questi due episodi ti fanno capire come stiamo vivendo un periodo un po’ sfortunato ma ciò nonostante diamo sempre il massimo e siamo pronti per scacciare questa piccola crisi di risultati. Mister Ambrosino ci fa stare sereni pur sapendo che siamo consapevoli che dobbiamo riottenere risultati positivi.

Domenica giocherete contro la capolista Afragolese, la squadra più attrezzata per vincere il campionato. Che partita ti aspetti visto il valore dell’avversaria? Non pensi che gli undici punti di differenza in classifica tra voi e i rossoblù siano un po’ troppi visto anche il grande valore tecnico di cui dispone l'Afro Napoli?

Sarà un match difficile contro una squadra fortissima che è favorita per la vittoria finale e che dinanzi ai propri tifosi non ha mai perso. La complessità del match non riguarderà solo noi ma anche loro perché non andremo a Cardito per fare la comparsa. Oggi se esiste questo divario come è testimoniato dalla classifica lo dobbiamo accettare anche se nelle ultime partite la dea bendata non è stata dalla nostra parte ma ciò che sto dicendo non deve fungere da alibi.

Le quattro sconfitte in campionato su undici partite giocate sono dovute ai peccati di gioventù di una squadra giovane e poco esperta in certi frangenti del match o di carattere psicologico oppure additabili a limiti di personalità?

Un trend del genere non credo sia ascrivibile a limiti caratteriali o psicologici. Al massimo pecchiamo un po’ di inesperienza essendo l’Afro Napoli una squadra giovane. Sono convinto che abbiamo perso tutte e quattro le sfide solo per episodi a nostro sfavore: ripenso alle occasioni ghiotte non sfruttate contro la Puteolana, il Mondragone, l’Albanova e ultimo in ordine cronologico il Casoria.

Riguardo la partita contro i rossoblù reputi che sia la partita peggiore o può essere quella giusta per svoltare?

Sulla carta è una gara proibitiva ma nel calcio mai dire mai e vincere contro i primi della classe farebbe aumentare la nostra autostima. Siamo vivi e lo dimostreremo già da domenica.

Cosa pagheresti per raggiungere i playoff con l’Afro Napoli?

Sicuramente darei tanto ma arriviamoci prima e poi te lo dico.

Nonostante l'andamento attuale a rilento spulciando le statistiche si evince che la retroguardia biancoverde, di cui tu sei il principale gestore, è la terza migliore del campionato visto che ha subito 8 gol e hanno fatto meglio solo l’Afragolese (7 reti) e la Puteolana (5 reti).

È vero e di questi otto ne abbiamo presi solamente tre su azione e i restanti invece su rigore (2 reti) e su punizioni da fermo (3 gol).

Sei soddisfatto delle tue prestazioni quest'anno?

Sono contento anche se, come dice mister Ambrosino, non bisogna mai accontentarsi con la convinzione che c’è sempre da migliorare.

Cosa prometti al presidente Gargiulo per questa stagione a nome tuo e di tutta la squadra?

Lui merita tanto perché non ci fa mancare mai nulla e con estrema passione fa tanti sacrifici per farci stare bene. La promessa è che la squadra darà tutto fino alla fine lottando sempre in campo al fine di regalargli le migliori soddisfazioni che merita.

L'Afro Napoli è un capitale umano per le generazioni attuali e quelle future per la promulgazione di certi valori edificanti che salvaguardano l'uomo in tutta la sua interezza e complessità. Quanto sei orgoglioso di essere il capitano di un team che è più di una squadra?

Sicuramente questa è una società diversa dalle altre per la sua storia, per i suoi principi e per la lotta contro ogni forma di discriminazione dentro e fuori dal campo. Io faccio parte di questa grande famiglia da quattro anni e più passa il tempo e più sono veramente orgoglioso di rappresentare l’Afro Napoli in qualità di capitano.

Alessio Bocchetti 

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