Varriale: «L’Afro Napoli sarà di nuovo protagonista»

Pietro Varriale foto GescoQuella di Pietro Varriale, dirigente serio ed esigente, è una passione profonda per il calcio che cresce di giorno in giorno. Lui che è direttore sportivo dei leoni dal 15 maggio 2018 si racconta sviscerando i temi principali del mercato biancoverde, con uno sguardo alla stagione appena trascorsa e non solo, al fine di garantire al club multietnico un presente e un futuro soddisfacenti dal punto di vista sportivo.    

Qual è stato il suo colpo di mercato più significativo dello scorso anno?

«Credo che i numeri indichino chiaramente Santiago Sogno: l’attaccante argentino ha dato il suo grande contributo nella passata stagione, al suo primo anno con noi, coi suoi 20 gol in campionato e conteremo ancora su di lui in questa nuova stagione».

In che modo sta procedendo la campagna acquisti?

«Nel migliore dei modi: aspettiamo il 1 luglio, data di apertura della sessione estiva di calciomercato, per ufficializzare i nuovi innesti. Puntiamo molto sullo zoccolo duro della squadra dello scorso anno dal momento che ha disputato un buon torneo anche se poteva fare meglio perché sono sempre dell’idea che questa compagine poteva giocarsi i playoff contro chiunque. E con una rosa più ampia a disposizione nel finale di stagione e con un Cittadini in più chissà dove saremmo potuti arrivare».

Come si può migliorare l’Afro Napoli?

«Questo gruppo ha dimostrato tanto dal punto di vista tecnico: sicuramente con l’addio di Babù e probabilmente anche quello di Dodò si dovranno trovare sostituti validi nonché importanti affinché non li facciano rimpiangere. Pure in questa nuova stagione abbiamo la fortuna di avere un allenatore come Ambrosino che avrà a disposizione una rosa forte dove dovrà amalgamare tutti i vari tasselli nel mosaico. Il nostro progetto, che si basa anche sull’integrazione di calciatori stranieri, è migliorarci e continuare a stupire. Inoltre avremo un anno di esperienza in più in Eccellenza e cercheremo di non commettere gli errori dello scorso anno».

Alessio Bocchetti

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