Debutto dell’AfroNapoli United in Seconda Categoria

afro-debutto-2-categoriaDiciotto ragazzi poco più che ventenni, tra cui sei napoletani e dodici ex migranti che hanno scelto Napoli come loro patria, anche sportiva: sono i giovani calciatori dell’AfroNapoli United, la squadra interetnica di Antonio Gargiulo (fondatore e presidente) che debutta domani nel girone B del Campionato di Seconda Categoria della FIGC-LND Campania.

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L’appuntamento è alle ore 14.30 presso lo Stadio “Alberto Vallefuoco” di Mugnano di Napoli, per la gara di campionato contro il Nola Virtus Soccer, la prima delle 26 partite da affrontare per ottenere la promozione in Prima Categoria.

Gargiulo ha aggregato dieci ragazzi africani (senegalesi e capoverdiani), due sudamericani (dal Perù e dal Paraguay) e sei calciatori di casa nostra, già esperti: hanno deciso di lasciare squadre di categorie superiori per sposare la causa dell’AfroNapoli che, con il calcio, fa integrazione sociale e mediazione culturale.

Unica nota stonata, in una giornata che si preannuncia di festa è la “chiusura delle porte”, dovuta alla squalifica per i festeggiamenti della vittoria di campionato lo scorso anno. Così domani i tifosi non potranno accedere al campo per sostenere la squadra ma sarà possibile seguire comunque la partita in diretta streaming collegandosi al canale Youtube di AfroNapoli o alla pagina Facebook, dove saranno disponibili le indicazioni per poter guardare il match, seppure a distanza.

Il presidente Antonio Gargiulo dichiara: «Partiamo con questa nuova avventura sempre all’insegna dell’antirazzismo e con la speranza di rivivere i successi sportivi di questi anni. Restiamo convinti che il calcio sia un potente mezzo di aggregazione sociale e culturale e speriamo di poter dare una chance in più ai nostri calciatori: il sogno è che possano vivere di sport, convivendo in maniera paritaria coi loro coetanei e con la nostra comunità».

«Siamo orgogliosi – conclude Gargiulo - di partecipare ad un campionato regionale della FIGC ma ci dispiace tanto che proprio l’esordio casalingo si debba disputare a porte chiuse per una disposizione, forse, troppo superficiale e sbrigativa. Ricordiamoci sempre che il calcio deve offrire anche ai tifosi la possibilità di esprimersi, di socializzare e di gioire pacificamente».

Per informazioni: Celeste Sabatino 3496397571 sabatinoceleste@libero.it

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